Il laboratorio Terra Incantata dei fratelli Giovanni e Donatello fa rivivere la tradizione pugliese attraverso la ceramica
Recupero, racconto, ricordo: sono questi i valori che guidano l’attività del laboratorio artigianale Terra Incantata dei fratelli Donatello e Giovanni Spagnulo.
Anche in un momento incerto e per diversi aspetti difficile come questo, la bottega artigiana di Grottaglie, porta avanti con passione la produzione di oggetti in ceramica di alta qualità, creando un ponte tra la tradizione pugliese e uno sguardo innovativo sempre orientato al futuro.
Attiva, da ormai più di due decenni, l’azienda familiare dei fratelli Spagnulo continua a seguire la propria vocazione e a raccontare, tramite oggetti ceramici, il territorio e la storia della Puglia. Al recupero della tradizione pugliese si è poi unita negli anni l’attenzione a forme artistiche diverse, come l’arte delle icone o le opere dell’artista austriaco Gustav Klimt.
Nascono così collezioni uniche, che uniscono le tecniche tradizionali della ceramica grottagliese a ispirazioni più variegate. Ne è un esempio la recente collezione di uova di Pasqua in ceramica decorate con diversi motivi di ispirazione religiosa o Liberty: segno tangibile di come sia possibile rimanere fedeli a tecniche antiche e tradizionali, pur ricercando sempre forme espressive nuove.
Ma come nasce il laboratorio Terra Incantata? L’origine dell’attuale laboratorio è da ricercare nell’attività di produzione e lavorazione della ceramica portata avanti da Mario Spagnulo, padre di Giovanni e Donatello. I due fratelli crescendo in un ambiente fortemente stimolante intraprendono a loro volta la professione. di ceramisti allontanandosi dall’impostazione data loro dal padre per esprimere la propria personalità.
Giovanni, oggi il torniante e modellatore del laboratorio, si forma prima nella bottega del padre, iniziando a interessarsi alla foggiatura al tornio, e prosegue poi studiando presso l’Istituto Statale d’Arte di Grottaglie. Il fratello Donatello, che oggi si occupa invece tanto della modellatura quanto della decorazione delle opere ceramiche, si forma come il fratello prima nel laboratorio paterno e poi studiando all’Istituto d’Arte di Grottaglie, frequentando, inoltre, corsi da fumettista che gli permettono di accostare alla lavorazione della ceramica anche lo studio di altre espressioni artistiche.
L’azienda Terra Incantata vera e propria nasce nel 2000, quando i due fratelli decidono di separarsi dalla bottega paterna per darsi una nuova identità produttiva inserendosi in mercati sempre più di nicchia.
Ben presto, infatti, l’attività del laboratorio abbandona la produzione di fischietti colorati, oggetto tipico dell’artigianato pugliese già realizzato da Donatello e Giovanni insieme al padre, per dedicarsi allo studio e rivisitazione della ceramica tradizionale maiolicata, in un percorso che, nel corso degli anni, va ad assestarsi sulla produzione di maiolica d’arte e oggettistica d’arredo.
Si tratta di una trasformazione significativa che mira a non produrre oggetti dal puro valore commerciale, ma prodotti artigianali dall’alto valore artistico.
Il laboratorio Terra Incantata viene annoverato tra le poche botteghe del quartiere delle ceramiche di Grottaglie, che curano le fasi di produzione in ogni dettaglio, utilizzando ancora tecniche e strumenti tipiche della secolare arte figulina grottagliese. Questo ha permesso ai due artigiani di distinguersi subito da molti laboratori ceramici in cui avviene la rifinitura di prodotti semilavorati e semi industriali.
L’obiettivo dell’attività della bottega Terra Incantata è recuperare e raccontare simboli e oggetti tipici della tradizione pugliese, attraverso un progetto di racconto del territorio in cui il laboratorio affonda le proprie radici.
Nascono così le celebri collezioni dedicate a gufi e civette (simbolo della tradizione della Magna Grecia) o agli ulivi (che tanto caratterizzano il panorama pugliese e lo rendono così famoso nel mondo).
Le collezioni vengono studiate nel loro significato simbolico, con l’obiettivo di recuperare elementi significativi per la storia del luogo natio da sempre ricco di influenze e spunti diversi.
Si tratta in molti casi di oggetti a cui gli stessi abitanti della zona hanno associato forti ricordi. Un esempio è la collezione dedicata alle fontanelle colorate, che riprendono quelle in uso nel sistema dell’acquedotto pugliese e che arricchiscono le piazze di tanti paesi della zona. La fontanella è quindi un simbolo che evoca emozioni in chi proviene dalla zona e che, per i visitatori o i clienti provenienti da altrove, può rappresentare il perfetto ricordo dell’area di Grottaglie.
La dimensione del ricordo è infatti fondamentale nel progetto di Donatello e Giovanni, che vogliono recuperare il senso più alto dell’oggetto “souvenir”: un oggetto che, con la sua presenza, evoca un’esperienza passata e ne trasmette ancora tutte le emozioni.
Si tratta di una prospettiva che valorizza in primo luogo gli oggetti e i significati, più che una strategia strettamente commerciale: l’idea che guida la produzione di Terra Incantata consiste nel partire da un significato o un ricordo che si vuole trasmettere, più che dal valore commerciale di un oggetto. La priorità va al recupero culturale, reso possibile certamente dalla ricchezza della tradizione e della cultura a Grottaglie.
Non fa eccezione la collezione come “Dalla Tela all’Argilla”, che mira a portare su ceramica alcune opere del celebre pittore austriaco Gustav Klimt, infatti si tratta di un approccio a tematiche oltre i confini locali, che presume una sorta di internazionalizzazione di opere tradotte in ceramica attraverso le uniche tecniche tradizionali del graffito e della decorazione con smalti ed ingobbi.